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Io genitore, come posso evitare di dover fare sempre da giudice quando i miei figli litigano?


Libro: Litigare bene. Gestire i litigi dei bambini a scuola. Caterina Di Chio e Daniele Novara, Erickson.

Pace in classe

“Chi ha cominciato? Ora basta!”. Alzi la mano chi non ha mai usato queste parole per dirimere un litigio infantile. Gli adulti, genitori e soprattutto insegnanti, sono sempre più coinvolti nelle dispute degli under dieci. “Ed è un errore perché i bambini sono perfettamente in grado di gestire un contrasto” avverte Daniele Novara, direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace di Piacenza.

Meglio che se la sbrighino da soli. “Il loro modo di litigare è simile al gioco di tutti i cuccioli di mammifero: serve a scoprire forza e confini reciproci” prosegue l’esperto.

“Vogliamo proporre agli educatori l’uso del metodo maieutico: i grandi non si impongono come giudici, rendendo i bambini perennemente dipendenti dal loro punto di vista” spiega Novara. “Ma stimolano, invece, la contrapposta esposizione dei fatti e li aiutano a trovare un accordo. Anche la soluzione più strampalata, se arriva dai piccoli protagonisti, può far decantare le emozioni ed accrescere l’autostima”. E per impedire che la conflittualità scolastica arrivi a casa, attraverso richiami e note sul diario? “Tocca agli insegnanti imparare a non avere paura degli alunni più vivaci, che sostengono le proprie convinzioni. E a difenderne piuttosto la normalità. Non c’è niente di meglio di una sana litigata per capire, forse accettare, il punto di vista degli altri”.(da IODONNA N.21)

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